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Giardia: segni clinici, diagnosi e terapia


 
La Giardia (o Giardia intestinalis) è un protozoo trasmissibile anche all’uomo (zoonosi).


Come si contrae?

L’infestazione si manifesta soprattutto nei cani e gatti giovani e avviene per via oro-fecale, ovvero tramite l’ingestione di acqua contaminata o di escrementi che ospitano il parassita. L'animale portatore di Giardia disperde le cisti del parassita nell'ambiente attraverso le feci, le quali possono contaminare l’ambiente, costituendo un potenziale rischio di contagio.  
Gli animali si infestano quando entrano in contatto con le feci di un altro cane o gatto già infestato (ciò può avvenire quando l'animale si rotola o gioca su terreni contaminati, si lecca il corpo dopo aver avuto contatto con superfici infette o ingerisce direttamente le feci infestate - coprofagia).


Quali sono i sintomi?

La sintomatologia più comune è rappresentata diarrea, colite (diarrea con muco) e feci con sangue, nei casi più gravi si verifica abbattimento, dimagrimento e disidratazione.
Gli animali più giovani, cuccioli e gattini, sono a maggior rischio perché il loro sistema immunitario è più immaturo.
La Giardia è in grado di danneggiare l’intestino tenue di chi la ospita, inoltre, proprio da qui inizia la sua produzione di cisti, le quali vengono espulse attraverso le feci e rappresentano le forme infestanti di questo parassita insidioso.
Le cisti di Giardia espulse attraverso le feci possono sopravvivere nell’ambiente anche per un periodo di tre mesi, prediligendo i luoghi umidi, per questo motivo è fondamentale disinfettare costantemente gli ambienti in cui vivono animali affetti da Giardiasi per evitare una re-infestazione continua, cadendo così in un circolo senza fine.
Sebbene la più alta concentrazione di infestazioni si riscontri nelle aree rurali e nei canili, è importante prestare attenzione nelle aree cani e nei parchi frequentati da cani, dove potrebbe esserci modo di contrarre questo parassita.
 

L’importanza della diagnosi e le terapie da seguire:

La Giardia si localizza nell’intestino tenue e può essere diagnosticata attraverso un test rapido delle feci che in dieci minuti fornisce il risultato. Il test si effettua su materiale fecale, possibilmente raccolto in tre giorni consecutivi per maggior accuratezza.
La terapia più utilizzata è quella a base di Fenbendazolo (Panacur) somministrato per 3-5 giorni consecutivi, in associazione ad un ciclo di fermenti lattici per rafforzare il microbiota intestinale compromesso dal parassita.
Come abbiamo già detto, oltre alla terapia farmacologica è fondamentale disinfettare le superfici che sono entrate a contatto con il parassita come cuscini, cucce, copertine, tappeti, pavimenti ecc...  e lavare accuratamente anche il cane (o gatto) per evitare un re-infestazione.
La prognosi è generalmente positiva, infatti dopo la somministrazione del farmaco per via orale si verifica la scomparsa del parassita e via via dei sintomi correlati.
In ogni caso è sempre opportuno effettuare un secondo test di controllo a distanza di una settimana dopo la fine del trattamento con Panacur per accertarsi dell’avvenuta scomparsa del parassita e quindi dell’avvenuta negativizzazione.  
 

C’è il rischio che il mio cane o gatto possa trasmettermi la Giardia?

Il rischio che l’uomo contragga la giardiasi da cani o gatti è relativamente ridotto. Tuttavia, se al vostro animale domestico viene diagnosticata la Giardia, è meglio adottare alcune misure igieniche per essere più sicuri: la disinfezione completa della casa, delle lenzuola e il lavaggio frequente delle mani. Chiunque abbia un sistema immunitario compromesso deve prestare la massima attenzione, soprattutto quando pulisce la lettiera o raccoglie le deiezioni del proprio animale, evitando il contatto diretto delle feci con le mani.
È opportuno prestare molta attenzione ai bambini molto piccoli perché tendono a portare spesso le mani alla bocca. Quindi molta attenzione in questi casi.
 

Come prevenire la Giardia?

Prevenire il contagio è molto difficile perché la Giardia si trova in moltissime zone e in moltissime occasioni della vita del nostro animale in natura. Ma vediamo alcune accortezze da prendere:

-Richiedere un test giardia all’allevatore da cui intendete acquistare un cucciolo prima che ve lo dia per evitare di infestare casa vostra o gli altri cani e gatti che già ci vivono.
 
-Se adottate un cane o un gatto tenetelo separato dagli altri animali presenti in casa finché non effettuate il test Giardia sulle feci e appurate che sia negativo (questo discorso vale anche per i gatti, prima di farli socializzare con gli altri gatti presenti in casa è opportuno effettuare il test FIV-FELV).
 
- Durante la passeggiata con il vostro cane evitate di farlo bere da pozze d’acqua stagnanti o da corsi d’acqua ma prediligete di abbeverarlo con la vostra acqua contenuta nell’apposita borraccia da passeggio. Inoltre, evitate di far mangiare al vostro cane feci di altri animali perché potrebbero essere infestate da cisti di Giardia e raccogliete quelle del vostro cane con gli appositi sacchetti.
 
- Riservate una buona igiene intima al vostro animale, specialmente dopo che ha defecato.
 
- Testate le feci del vostro animale due volte all’anno per avere maggiore certezza e sicurezza, specialmente per i soggetti che passano molto tempo all’aperto in mezzo alla natura. Questo aiuterà a individuare le infestazioni parassitarie con tempestività.

 
Spero che questo articolo vi sia stato utile.
Ci vediamo al prossimo!
Pamela.
 
Fonti: “I parassiti del cane e del gatto” – “Microbiologia e immunologia veterinaria”

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